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venerdì 11 luglio 2014

Fail


"Soffitto sconosciuto."



      Mi sono svegliata con questa musica che continua a ronzarmi nelle orecchie come un mantra. Non conosco le parole, ma l'ho scelta appositamente per il suo effetto ipnotico.
Continuo a domandarmi che cosa sia andato storto, che cosa non ho tenuto conto e, alla fine dei conti, sono solo preoccupata per quella donna. 
Respira, si, ma a che prezzo?

      Mi volto dall'altra parte guardando la finestra da cui si riflettono i raggi del Sole e nascondo il viso tra le mani fasciate. Non so nemmeno se riuscirò a muoverle a dovere una volta guarite, se potrò continuare a operare con la stessa delicatezza e precisione di prima, ma non mi importa. La mente è altrove, mentre immagino i danni che posso aver arrecato al cervello di Paula.

"Era così stanca..." 

     Rabbia che cresce lungo la gola e che sfogo sul cuscino che prendo utilizzando le braccia. Grido ovattando il suono e tutta la frustrazione che, nelle ultime settimane, si sta solo accumulando di giorno in giorno, viene scaricata per qualche minuto.

"Stupida"

Si, perchè solo una stupida poteva pensare di intrufolarsi nella mente altrui senza arrecare alcun danno.