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domenica 17 agosto 2014

Ricordi


    Non mi piace la pioggia, mi rende triste e aiuta la mente a vagare su pensieri che dovrei cercare di evitare il più possibile, come una malattia infettiva.
Forse è stato un bene incontrare Kiljan.
Certo...è davvero strano quel ragazzo. Ancora sto cercando di capire perché cerchi in tutti i modi di farsi passare per uno spocchioso odioso, quando basta parlarci un po' per comprendere che ha un animo sensibile. Anzi, credo che sia un inguaribile romantico.

    Già, perché, non ricordo esattamente come ci siamo finiti, ma abbiamo parlato di relazione di coppia.
Ha ragione a dire che la noia sia il peggior nemico di qualsiasi love story. 

"Naaa... non ti si conquista così!"
"Ah no? E come si fa allora?
"Facendoti ridere [...]"

    Avevo guardato storto Ryan, all'epoca ero ancora convinta che fosse la passione e il romanticismo a fare forte una coppia. Non avevo capito niente.
Kevin me l'ha insegnato. Ci siamo innamorati prendendoci a cuscinate, insultandoci pesantemente, organizzando le cose peggiori l'un per l'altro perché è imparando a ridere insieme che si riesce a essere, a poco a poco, se stessi. A mostrare il buono e il brutto, senza veli.

    E, così, mi sono ritrovata a parlare con Kiljan di come due amici finiscano a sussurrarsi un "ti amo" profondo come un oceano.

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    Le aveva baciato gli angoli della bocca cercando di attirarla a sé e lei, come risposta, si era irrigidita convinta che la volesse solo portare  a letto. S'era scusata cercando di ribattere con un bacio a stampo, per poi rendersi conto che, alle sue domande su come fossero andate quelle giornate di separazione, non ricordasse assolutamente nulla.

"Sei suscettibile e permalosa, non sei nemmeno stanca, è che ti ho sconvolto la vita ancora una volta e fondamentalmente vorresti cedere, lanciarti tra le mie braccia!""Io??? Permalosa? Non sarei sopravvissuta con te ventisei anni se lo fossi veramente. Ma si, certo...fammi tua questa notte!"

    L'aveva preso in giro e, per punizione, si era ritrovata in spalletta a vagare per la stanza di lui.
Quanto aveva riso quella sera vedendolo alle prese con Botolo?

"Botolo! Sono diventato papà.""Io avevo pensato a qualcosa come Charlie, Milo...ma BOTOLO...poverino, non è nemmeno cicciottello! E la mamma sarebbe?""Charlie, Milo, Fufi? Sono tutti nomignoli estremamente banali e sdoganati! Sei tu la madre, che razza di domande fai?!"

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    Ma, forse, ha ragione lui quando dice che non esiste una persona sola al mondo di cui ci si possa innamorare anche se, secondo me, dovrà sempre superare quello precedente, o si resterà sempre in stallo.