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venerdì 19 dicembre 2014

Scorci


Appena aveva iniziato a suonare l'allarme antincendio la donna si era preoccupata di scrivere qualcosa sul cpad spalancando le finestre.

Non ti allarmare se il tuo cpad ti da il segnale antincendio di casa nostra.Ho solo provato a fare i biscotti...
Ti amo.
 
Zoey

E' quasi immediata la risposta dall'altra parte.

Mi stavo decisamente preoccupando.
Come stai?
Farò molto tardi stasera.
Ti amo
Henner

Aveva tolto dal forno una teglia bruciata, ciò che dovevano essere dei biscotti erano diventati dei pezzi di carbone. Aveva sbuffato passandosi una mano tra i capelli corti. Aveva sorriso e aveva messo il broncio leggendo il messaggio di risposta di lui.

Sto bene. C'è solo casa che sa di cannella bruciata e ho rovinato una teglia.Non ti preoccupare, ti aspetto alzata. Mi manchi.
E voglio le coccole 
Zoey


Con Botolo e Feng addormentati quella casa era decisamente silenziosa e troppo grande per i suoi gusti e quella che hanno già bloccato, lo è ancora di più.
Tira fuori un quaderno dal suo cassetto chiuso a chiave, si sposta in salotto con una coperta e inizia a buttare giù i suoi pensieri.

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La lettera per Henner l'ho bruciata.
Non sono andata su Hall Point anche se non ci sarebbe stata bisogno di dargliela.
 
Aveva capito già tutto. 
E' impossibile nasconderci le cose, come è stato chiaro come il Sole la sua esultanza quando gli ho spiegato di averci rinunciato, di essermi rassegnata totalmente ai colpi di testa dei miei migliori amici.
E, sinceramente, sono stanca di piangere per chi sceglie volontariamente di rovinarsi la vita. 
 
Vita loro, scelte loro, fatti loro. 
Credo di aver stupito anche Henner, ma non ho più da pensare solo a me stessa, ma anche a mio marito e mio figlio.
Forse ora capisco chi mi diceva che "a volte si tratta solo di scala di valori".
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Ritorna a casa il marito tardissimo come promesso. E' quasi l'alba. 
Zoey addormentata con il diario aperto sulle ginocchia, la penna in mano. Le sfila tutto chiudendo il libro senza nemmeno darci una sbirciata, non glielo farebbe mai a lei di violare qualcosa di così "sacro" come i suoi pensieri racchiusi tra quelle pagine che sanno di carta nuova.
La prende in braccio, lei mugugna svegliandosi a poco a poco.

"Che ore sono?"
"Tardi."

Con gli occhi ancora assonnati cerca quasi a tastoni in viso di lui per abbracciarlo e baciarlo con stanchezza e intensità.

"Bentornato a casa, amore."
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Anche io ho scelto chi viene prima di tutto, ed è lui.