Pagine

mercoledì 1 ottobre 2014

Johann


"Ehi tu..bel musetto."

Mi aveva afferrato il mento alzandolo come per osservarmi meglio, più da vicino.

"Stai indossando la maglia sbagliata, lo sai? Se vuoi te ne trovo una coi colori giusti, così che possa urlare bene il mio nome."
"E' meglio che mi lasci stare, sai?"
"Altrimenti mi tiri un pugno in faccia?"
"Io no, lui sì."

E così, ancora prima che potessero iniziare a giocare la partita di Pyramid tra le loro squadre universitarie, i due capitani s'erano ritrovati ad azzuffarsi sotto gli spalti venendo espulsi seduta stante.

"Siete due disastri."

Mi ero preoccupata di farmi dare il kit del pronto soccorso per medicare i due impiastri che si erano gonfiati di botte. Kevin teneva reclinata indietro la testa tamponandosi il naso, Johann aveva il labbro spaccato che stavo disinfettando e tamponando con una garza sterile. Nonostante non avessi ancora iniziato medicina, si vedeva che non ero esattamente digiuna. 
Mi aveva guardato negli occhi mentre lavoravo con calma e diligenza.

"Sei brava...dovresti farlo come lavoro."

Avevo sorriso 

"E' quello che intendo fare. E adesso...chiedetevi scusa e presentatevi."

Il mio tono era categorico. Si erano stretti la mano anche se si guardavano un po' torvi.

"Kevin Miller."
"Johann Norton. E' la tua ragazza?"
"No, è mia cugina."
"Beh, bella fortuna. Le mie cugine sono inguardabili! Ci posso provare?"
"Vuoi ricominciare?"
"Scherzavo! Scherzavo!" 
Avevano riso, si erano presi una birra insieme ed erano diventati amici. Insomma, un'altra testa di cavolo tra i piedi.


________ _ ______ _ ________


Ho saputo di Kevin,
mi dispiace, davvero. Dave mi ha anche detto che ti sei trasferita su Horyzon.
Quando avevi intenzione di dirmelo?
Senti, quando vuoi, ci sono anche per un caffè. 
Johann.


Johann Norton, la più grande testa di cavolo che abbia mai conosciuto ma che riusciva sempre a farmi ridere.