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giovedì 12 marzo 2015

Bad mom

L'urlo nella notte la fece svegliare di soprassalto.

"Che è successo?"

Cercava di tranquillizzarlo abbracciandogli la testa e dandogli alcuni baci cercando di fargli capire che era solo un incubo, che stavano tutti bene, ma non sembrava volesse ascoltare ragioni. 
Si era alzato l'uomo per andare nella camera del figlio solo per sentirlo respirare.
L'aveva preso in braccio e l'aveva stretto forte a sè.

"Non posso lasciarlo solo...non..."

La rossa aveva capito si era avvicinata a suo marito donando un bacio sulla fronte del figlio ed uno sulle labbra di suo marito. Avevano rimesso assieme il piccolo a dormire che, sonno disturbato apparentemente senza ragione, non sembrava che si fosse offeso più di tanto.
Si erano messi a parlare a letto, aveva ascoltato attentamente le sue parole.

"Che cosa c'è che ti turba, tesoro?" 
"Non voglio che domani possa succedermi qualcosa e lasciarlo solo, lasciarvi soli. Domani chiederò il trasferimento per Corona. Semplice lavoro d'ufficio, basta missioni, basta mesi in ospedale..."

L'aveva abbracciato più forte ed era rimasta in silenzio. Il senso di orgoglio e stima nei suoi confronti si stava mischiando ad altri più dolorosi e forti: senso di colpa e di abbandono. Sapeva che la sua decisione avrebbe separato da lei per buona parte della settimana i suoi più grandi amori: suo marito e suo figlio ma, come al solito, aveva alzato lo sguardo sorridendo e non aveva detto niente.

"Sei un padre meraviglioso, lo sai?" aveva semplicemente risposto. "Ti sosterrò qualsiasi decisione prenderai."


"Gray è partito. Non ce l'ho fatta ad andare allo spazioporto a salutarlo. In più sapevo che aveva già la scorta per questa missione. In più oggi Henner è tornato a casa presto. 
Sembra sia rinato!
Alla base gli hanno accettato il trasferimento su Corona e il lavoro d'ufficio. Non lo vedevo così felice dal giorno del nostro matrimonio.
Li osservavo mentre stavano giocando in giardino in una delle rare giornate di Sole di Capital City, da quanto non li sentivo ridere così...
Quando mi ha chiesto che cosa ne pensassi non ho avuto il coraggio di dirgli di aspettare che anch'io potessi chiedere un trasferimento su Corona, era troppo entusiasta.
Cosa sarà fare avanti e indietro per un po'? Magari farò inventare da qualcuno degli ingegneri un teletrasporto così tutte le sere potrò tornare a casa e godermi mio marito e mio figlio come sempre.
Di certo la casa ora come ora sarà troppo grande.
Ho sentito zia Milena. Lo zio è andato in pensione e hanno pensato di trasferirsi anche loro in modo da aiutarmi con Kevin, tenere sott'occhio Henner (anche se non ce n'è affatto bisogno) e godersi il suo nipotino.
Ho sempre temuto che, prima o poi, sarebbe stato Henner a farsi assorbire così tanto dal lavoro che avrebbe iniziato a trascurare la sua famiglia e solo ora mi rendo conto che lui è sempre stato cento volte migliore di me perchè ha una qualità unica: l'umiltà di imparare a migliorarsi.
Ed ora mi domando se non sia io la pessima madre e moglie in questo caso [...]"