"Kevin è nato, prima di quanto avevamo previsto ma si vedeva che aveva decisamente voglia di scoprire il mondo. Lo so che sono di parte ma credo di non aver mai conosciuto creatura più perfetta di lui, piccolo ed indifeso, morbido come una piuma e che profuma in una maniera incredibile.
Henner è bellissimo con lui. Mi faceva morire come l'ha tenuto la prima volta che l'ha preso in braccio. Sembrava che stesse trasportando un ordigno esplosivo da una parte all'altra. Ma si vedevano chiaramente le lacrime ai lati dei suoi occhi."
Sente Henner respirare pesantemente e muoversi appena, si allarma la donna visto che il bambino si è addormentato con la pancia in giù sopra il petto del padre cullato dal suo stesso alzare e discendere del diaframma e il battito del cuore forte del padre. Si rilassa solo quando è certa che nessuno dei due si sia svegliato e riprende a scrivere.
"Ha ragione Miss Cohen quando dice che sono estremamente vulnerabile da che sono diventata CEO e mamma, ma non ho intenzione di vivere nella paura come, allo stesso tempo, non voglio rischiare di metterla a repentaglio per niente. Ho troppo da perdere questa volta.Sto pensando di assumere Emile Rousseau come mia guardia del corpo, ma ancora ho bisogno di comprendere dove possa arrivare la sua lealtà nei miei confronti, per questo mi affiderò alla Cohen per il profilo psicologico.Mi piace quella donna, e questo mi spaventa. So bene quanto devo stare attenta a chiunque. Mi basta pensare a Dima Demidov e a quanto la flotta abbia cresciuto in seno un terrorista spietato. Ricordo ancora la rabbia di Henner quando lo scoprirono, non solo per le idee politiche che avesse, che sono pur sempre una questione personale, ma perchè si sentiva vicino a lui più che a chiunque altro compagno dell'epoca. Si era sentito tradito come non mai ed io so che non posso più permettermi di dare fiducia come una volta. Dovrò sempre camminare in punta di piedi in un pavimento pieno di pezzi di vetro pronti a tagliarmi e ferirmi, lo DEVO fare...
Per me.
Per Henner
Per Kevin."